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Il volume si propone di rintracciare nel principio di ragion sufficiente (noto anche come principio di ragion determinante) una nuova strada di indagine interna alla Critica della ragion pura, che permetta di reperire giudizi sintetici anche all'interno dell'attività critica della ragione. Questa via di analisi muove dal principio critico noto come 'anfibolia della determinazione' che si ritrova sotto il nome di 'forma' in molteplici punti nodali della riflessione critica. La determinazione è un'attività riflettente che si ritrova sia sul piano estetico che su quello analitico e razionale. Ciò che ha stimolato la ricerca circa questo 'concetto-principio' è il fatto che Kant nella prima Critica gli attribuisce un senso ontologico molto particolare. Il filosofo di Königsberg 'definisce' l'essere stesso attraverso la determinazione: «L'essere evidentemente non è un predicato reale... Esso è semplicemente la posizione di una cosa o di certe determinazioni in se stesse».